Il valore di Sanluri nella storia della Sardegna | Olianas
Arte e cultura
Alla scoperta di Sanluri e della sua importanza per la storia della Sardegna
A mezz'ora da Olianas, in direzione sud, sorge il borgo medievale di Sanluri. Un piccolo paese di 8000 abitanti che è stato protagonista della gloriosa storia dell'Isola e che dal Medioevo ha trovato la sua connotazione più fulgida e splendente. Camminando per le sue antiche stradine si respira ancora forte l'essenza del medioevo sardo, proprio grazie alle bellezze architettoniche che la compongono.
Sanluri offre esperienze autentiche senza eguali ai suoi visitatori, come le visite all'unico castello medievale ancora abitabile in Sardegna, la rievocazione della grandiosa Sa Batalla e la rinomata Festa del Borgo.
Ciò che rende Sanluri un luogo veramente unico è il suo meraviglioso castello medievale: gemma incastonata nel cuore del centro storico del borgo che racchiude al suo interno secoli di storia e cultura. Usato anche come fortezza militare, fu costruito tra il XII e il XIV secolo dal giudicato di Cagliari. Il castello è stato poi ampliato dagli Aragonesi nel 1436, facendolo diventare l'imponente struttura che vediamo ancora oggi. La sua grandezza domina il paesaggio urbano circostante a monito del glorioso passato cittadino.
Questo capolavoro di architettura medievale, con possenti torri merlate che sembrano sfiorare il cielo, si presenta ancora oggi in tutto il suo splendore: quello di Sanluri è infatti l'unico maniero medievale ancora abitabile degli 88 presenti in Sardegna.
Visitando il Castello di Sanluri si ha l’impressione di sentire l’eco delle storie conservate all’interno delle sue mura millenarie. Ogni pietra sembra raccontare battaglie e conquiste di un'epoca lontana, i cui conflitti costanti e dominazioni straniere hanno lasciato impronte indelebili nella storia della Sardegna.
Il fascino del castello di Sanluri non si esaurisce nelle sue imponenti mura o nel suo passato: sono gli interni a stupire ancora di più i visitatori.
Il castello ospita infatti ben quattro poli museali:
- Il Museo risorgimentale Duca d'Aosta - Dove sono conservati cimeli e documenti delle due guerre mondiali, delle campagne d'Africa e del fascismo, come per esempio la bandiera tricolore che venne issata a Trieste per l’unità d’Italia ed il bollettino della Vittoria sottoscritto da Armando Diaz;
- Il Museo delle ceroplastiche - Ancora oggi la maggiore raccolta di ceroplastiche in Europa, con più di quattrocento sculture e ritratti di artisti tra il cinquecento e l'ottocento;
- Il quartiere feudale - Uno spazio che ospita gli arredi originali del Castello e dove vengono conservati anche diverse lettere epistolari, come quelle intercorse con Gabriele d’Annunzio.
- Il cortile del castello - Spazio all’aperto dove sono ancora oggi conservati i pezzi originali dell’artiglieria che difendevano le mura cittadine, con tanto di siluri e bombarde originali.
Il castello è visitabile giornalmente, l'orario per le visite varia a seconda delle stagioni:
- Da ottobre a giugno: 10>13:00 e 15:30>19:00
- Da luglio a settembre: 10>13:00 e 16:30>21:00
Le prenotazioni possono essere effettuate telefonicamente al +39 0709307184 o al +39 3939916135.
Le visite guidate al castello sono fruibili con cadenza regolare a partire dall’orario di apertura.
Costo dei biglietti d'ingresso:
- Adulti: 7 euro
- Ridotto: 4 euro
Gruppi di oltre 10 persone, adulti oltre i 65 anni - Bambini tra i 6-14 anni: 3,5 euro
Il Castello di Sanluri è dedicato alla figura leggendaria di Eleonora d'Arborea, saggia legislatrice e incredibile condottiera, che riunì quasi tutta l’isola sotto il suo controllo dopo essersi autoproclamata Giudicessa Reggente di Arborea, uno dei quattro giudicati sardi che si erano opposti ai tentativi di conquista catalani.
La sua figura è da sempre motivo di divisione tra gli storici, ma per gli abitanti locali, il peso del suo lascito è da sempre motivo di vanto. Viene definita l’eroina della Sardegna per l’impronta indelebile che ha lasciato nella lotta per l'indipendenza dell’isola dalla dominazione straniera: Arborea è, infatti, l’ultimo stato sardo autonomo a cadere per mano degli Aragonesi e Sanluri è il paese passato per la storia proprio per essere l’ultimo avamposto di questa gloriosa resistenza.
È ritenuta talmente importante per la cultura collettiva, che viene celebrata ancora oggi tramite la rivisitazione delle sue gesta storiche, come la Battaglia da lei vinta a danno degli Aragonesi e svoltasi proprio a Sanluri.
Ogni anno nel borgo si svolge "Sa Battalla", una rievocazione storica della famosa Battaglia di Sanluri avvenuta nel 1409 tra gli eserciti di Eleonora d'Arborea e il regno d'Aragona.
Questa affascinante rievocazione fa sì che il borgo si popoli di cittadini con vestiti medievali, che vengano proposti menù dell’antica tradizione sarda e che si allestiscano mostre di armi ed accampamenti in cui gli abitanti del luogo danno nuovamente vita ai mestieri e alle arti di un tempo.
Sa Batalla è un'opportunità unica per sperimentare l’atmosfera tipica del XIV secolo e rivivere i momenti cruciali dell’epica battaglia. All’interno di questa bellissima funzione si passa dagli splendidi cortei storici alle autentiche riproduzioni degli scontri tra cavalieri e fanti, per finire con l’assalto al castello ed il saccheggio del borgo.
Sanluri è protagonista anche di un altro appuntamento immancabile: la Festa del Borgo.
Per rivivere i tempi di massimo splendore della cittadina e celebrare Su Civraxiu, il celebre pane di Sanluri, gli abitanti del posto dedicano ogni anno un weekend alle tradizioni medievali locali ed al ricco patrimonio culturale della Sardegna.
Durante questi due giorni la cittadina sfoggia la vibrante identità della nostra isola in tutta la sua gloria: si tinge di colori vivaci grazie ai costumi tradizionali sardi e le piazze si animano con danze e spettacoli.
La festa del borgo, oltre che per tramandare gli usi e costumi della cultura sarda, è anche l’occasione perfetta per gustare i sapori della nostra terra unica. Durante il weekend vengono infatti serviti i piatti della tradizione culinaria sarda, come i formaggi pecorini, i salumi ed i rinomati dolci, in accompagnamento agli ottimi vini che la nostra isola ha da offrire.
Gli abbinamenti vino-cibo che si vengono a creare sono delle autentiche sinergie di sapori ed odori: il nostro Cannonau si sposa alla perfezione con i Malloreddus al ragù di salsiccia e pecorino, mentre il Cannonau Riserva e Perdixi con il tipico agnello con carciofi. Il Vermentino esalta i sapori dei pesci tipici, come il dentice e l’orata, il Rosato è perfetto con il tradizionale galletto allo zafferano ed il Rosato Spumante è un ottimo compagno della pasticceria medio-campidanese: Gueffus, Pistoccus e Pardulas.
Le immagini nella pagina sono presenti per gentile concessione dell'Associazione Pro Loco Sanluri.