L'anima della Sardegna sulle onde del mondo: il racconto del surfista Francisco Porcella | Olianas

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L'anima della Sardegna sulle onde del mondo: il racconto del surfista Francisco Porcella

a cura di Jessica Cani

Francisco Porcella, surfista di fama mondiale, è un ambasciatore della Sardegna nel mondo. Nato da padre sardo e madre americana, incarna il perfetto equilibrio tra radici isolane e spirito internazionale. La sua storia è un viaggio che parte dalle coste della Sardegna per arrivare alle onde più imponenti del pianeta.

La nostra chiacchierata per Vite comincia davanti a un calice virtuale, come sempre accade. Quello che maggiormente incarna il suo approccio lento e la passione, che racconta la sua predilezione per i vini locali e di piccola produzione, non solo come scelta di gusto, ma un omaggio alle sue radici. "Non sono un grande conoscitore di vini” dice, “ma amo quelli prodotti vicino a Monte Linas, da dove vengono i miei nonni. Sai quei vini che trovi nei paesini? Non sono grandi produzioni, spesso si fanno in casa e hanno storie bellissime”.

La tavola da surf e la spiaggia
Il mare come metafora

Il mare è l’elemento che guida la vita di Francisco da sempre. "Quando ho iniziato a fare questi sport d'acqua e nuotavo, ho realizzato che il mare sarebbe stato nella mia vita per sempre. È il mio elemento, dove mi ritrovo." Questa consapevolezza ha plasmato non solo la sua carriera, ma il suo intero approccio alla vita. Tutto è iniziato a Capitana, 20 minuti da Cagliari, dove è nato.

Questa vicinanza ha gettato le basi per una passione che sarebbe diventata una carriera. Ma il vero salto di qualità è avvenuto quando la famiglia si è trasferita alle Hawaii, la Mecca degli sport acquatici. "Ci siamo trasferiti lì con la fortuna di una famiglia molto aperta di mente," spiega, sottolineando l'importanza del supporto familiare nel suo percorso.

Oggi, Francisco si divide tra Sardegna, Hawaii, Portogallo e California, e ovunque possa seguire il ritmo delle mareggiate e degli oceani. Questa vita nomade gli ha permesso di evolversi come atleta, passando dal windsurf professionale al surf di onde giganti. "Dopo sette anni che facevo la Coppa del Mondo di windsurf, ho detto ai miei sponsor che volevo fare un cambio di carriera e focalizzarmi proprio sul surf sulle onde grandi". Una scelta coraggiosa che ha portato i suoi frutti, culminando nella vittoria per l'onda più grande surfata.

Ma cosa rappresenta il mare per Francisco? "È pura connessione con la natura e con se stessi," risponde. "È un elemento che fa parte di noi fin da quando siamo nella pancia di nostra madre. Quando entri in acqua, riesci a badare solo a te, trovando quella connessione con la natura che serve a tutti noi ogni giorno."

In queste parole si percepisce qualcosa di più profondo di una semplice passione sportiva. Il mare, per Francisco è una metafora della vita stessa: imprevedibile, potente, a volte minacciosa, ma sempre capace di offrire momenti di pura libertà e connessione. La sua relazione con l'oceano è un dialogo intimo con le forze della natura, un confronto continuo con i propri limiti e paure. Ogni volta che Francisco si immerge nelle acque, non sta solo praticando uno sport, ma sta compiendo un atto quasi spirituale di rinnovamento e riscoperta di sé.

Francisco Porcella e la sua meditazione
La pratica quotidiana di Francisco come investimento

Questa filosofia si riflette nella sua routine quotidiana, che privilegia l'attività fisica come strumento per mantenere l'equilibrio tra corpo e mente. Francisco sottolinea l'importanza di dedicare tempo alla propria salute, sia fisica che mentale, in un mondo che spesso ci fa dimenticare queste priorità. "Gli sport e l'attività fisica sono come un lubrificante per il nostro corpo e ci rigenerano," afferma. La sua routine varia dalla yoga alla meditazione, dall'allenamento in palestra al nuoto e alla corsa, sempre con l'obiettivo di mantenere attivo il corpo e la mente.

In un'epoca in cui siamo costantemente bombardati da stimoli esterni e pressioni sociali, la sua pratica quotidiana diventa un atto di resistenza e di autoaffermazione. Non si tratta solo di mantenere un corpo in forma per affrontare le onde giganti, ma di coltivare la propria forza interiore e mentale che permette di affrontare le sfide della vita con la stessa grazia con cui si cavalca un'onda. La sua disciplina ci ricorda che il vero benessere non è un lusso, ma una necessità, un investimento quotidiano in noi stessi che ci permette di vivere pienamente e di affrontare le "onde" della vita con equilibrio e serenità.

Nonostante il successo, Francisco mantiene i piedi per terra. "Sono riuscito a fare della mia passione un lavoro," dice, "ma ci sono anche aspetti che sono più impegnativi, come produrre video e testimonianze per diversi brand”. Tuttavia, quando entra in acqua, tutto si trasforma in puro divertimento.

Acque della Sardegna
La battaglia per difendere la Sardegna

Il suo impegno va oltre lo sport. Francisco è un ardente difensore dell'ambiente e della sua terra natale, la Sardegna. Gli chiedo quale sia il suo scopo. È interessante esplorare in che modo uno sportivo cerchi di restituire un po’ di se stesso al mondo. "Il mio scopo è riflettere l'amore per la terra e per la natura, far vedere quanto sia importante viverla, rispettarla e rigenerarsi" spiega. Le sue azioni concrete includono la pulizia delle spiagge e la promozione di uno stile di vita sostenibile. "È importante riciclare, usare la bici, evitare il monouso... tutte azioni che rispecchiano il rispetto che abbiamo per la Terra."

Francisco è particolarmente appassionato quando parla della Sardegna. "Siamo sotto attacco da multinazionali che vogliono trasformare i nostri posti sacri in guadagno," afferma con preoccupazione. Si batte contro progetti come l'installazione di pale eoliche che minacciano il paesaggio dell'isola. "Se il popolo non lo sa, la Sardegna viene trasformata sotto gli occhi di tutti. È importante far sapere al popolo cosa stia succedendo e come possiamo unirci per salvarla."

Francisco Porcella
Alimentazione consapevole: il potere del cibo come connessione alle origini

Per Francisco, l'alimentazione è un ponte tra il suo essere cittadino del mondo e le sue radici sarde. La sua apertura a sperimentare cibi diversi durante i viaggi riflette la sua curiosità e il suo rispetto per le diverse culture che incontra. Tuttavia, il ritorno alla cucina sarda rappresenta un ritorno alle origini, un modo per riconnettersi con la sua terra e la sua identità.

"Cerco sempre di comprare prodotti sardi, di andare al mercato, di inquinare meno e di puntare sulla qualità più che sulla quantità," spiega. Queste parole rivelano una consapevolezza che va oltre il semplice atto del mangiare. Per lui, ogni scelta alimentare è un atto politico e ambientale. Scegliere prodotti locali non è solo una questione di gusto, ma un modo per sostenere l'economia locale e ridurre l'impatto ambientale legato al trasporto degli alimenti.

L'enfasi sulla qualità piuttosto che sulla quantità riflette una filosofia di consumo consapevole che si estende ben oltre il cibo. È un approccio che privilegia l'autenticità e la sostenibilità, valori che Francisco applica non solo all'alimentazione, ma a tutti gli aspetti della sua vita.

In queste parole si percepisce un profondo rispetto per la tradizione e per il lavoro dei piccoli produttori. Il vero valore non risiede nelle etichette o nelle grandi produzioni, ma nella connessione con il territorio.

Francisco Porcella è un ambasciatore della sua terra, un difensore dell'ambiente e un esempio di come si possa trasformare una passione in una vita straordinaria. La sua storia ci ricorda l'importanza di rimanere connessi con la natura, di conoscere le nostre radici e, allo stesso tempo, di aprirsi al mondo. In un'epoca in cui il nostro pianeta affronta sfide senza precedenti, la voce e le azioni di persone come Francisco sono più importanti che mai.

Mentre cavalca le onde più alte del mondo, Francisco porta con sé lo spirito della Sardegna, dimostrando che è possibile esserne cittadini senza dimenticare le proprie origini. La sua vita è un invito a tutti noi: a trovare il nostro "mare", quel luogo o quell'elemento che ci connette profondamente con noi stessi e con il contesto che ci circonda. E, una volta trovato, proteggerlo con tutta la passione e la determinazione di cui siamo capaci.

Cagliari, Sardegna